Focolai nei club, il Verona è la squadra che ne ha di più. Ma la Lega non rinvia le partite
Dopo la pausa natalizia, le squadre di calcio tornate ad allenarsi, devono fare subito i conti con l’emergenza Covid. Sì, perchè ad oggi sono 87 i positivi nel nostro campionato, un numero che è destinato ad aumentare di ora in ora perché all’interno delle società, ci sono tantissimi focolai. La squadra che ne ha di più è proprio il nostro caro Hellas con 10, seguito dalla Salernitana con 9, Udinese e Torino con 7. Nel Verona, di questi 10, otto sono giocatori e due membri dello staff regolarmente vaccinati. Le società hanno attivato sin da subito tutte le procedure nel rispetto delle normative vigenti. Si voleva adottare il modello calcistico inglese: i contagi ci sono, ma per combattere il virus, bisogna prima saperci convivere. Tutta la Serie A, ora però vive nel caos e con il fiato sospeso perché si teme per un rinvio delle partite. A rischio Spezia-Verona, Fiorentina-Udinese e Salernitana-Venezia, con i campani che hanno ufficialmente chiesto il rinvio. Una scelta che la Lega non farà, perchè la regola di un minimo di giocatori disponibili valeva nello scorso campionato, non più in quello in corso. Ma resta l’incognita del blocco Asl. A Napoli l’azienda sanitaria valuta invece se far partire gli azzurri per Torino, e il replay dello scorso anno sarebbe il caso più scottante. La linea scelta dalla Lega di serie A con il ‘no’ al rinvio della Supercoppa Inter-Juve del 12 dicembre è un segnale chiaro: tutte le gare restano in calendario, la Salernitana dovrebbe in caso schierare le giovanile e se Verona e Udinese non si presentano, sconfitta a tavolino per 3 a 0. Solo la Lazio al momento risulta essere l’unica società in cui non sono stati rilevati casi di positività.