A cura di Claudio Gasparini
L’autore di questo libro è un veronese quarantaduenne che dal novembre 2005 entra a far parte dell’Istituto ‘Poverette della Casa di Nazareth’ che si occupa di persone con disabilità mentale, in particolare aventi sindrome di down, autismo, epilessia e problemi caratteriali, “fratelli e sorelle che rappresentano l’immagine viva di Cristo”.
Perché ha scelto come titolo ‘Voce nel silenzio’?
«Per poter ascoltare la voce di Dio ed avvertirla chiara, limpida, dobbiamo metterci in silenzio ed accoglierlo in modo che, attorno a noi, regni la quiete. Ho scritto questo libro mettendo a tacere il chiasso sia dentro che fuori di me; ho fatto spazio all’assenza di voci per poter aprire la porta alla Voce per eccellenza, quella di Dio. Rendendomi disponibile all’ascolto ho fatto esperienza di quanto sia bello il silenzio, perché è un silenzio che parla, è quel silenzio che ti aiuta a percepire chiaramente e concretamente la presenza del Padre, è il silenzio che diviene sempre più Voce del Creatore. Quale miglior Voce poter ascoltare? Quale miglior Silenzio penetrare? Il Signore è vivo, ci parla, certamente non alla maniera umana; è il nostro spirito che coglie la sua Parola e desidera che essa s’incarni in noi stabilmente. È utile vivere il deserto, ritirarsi per un po’ in solitudine sperimentando il silenzio, riscoprendo l’autentico rapporto con Dio, arrivando a svuotare sé stessi per incontrare il volere del Padre. Certamente il deserto è un’incognita: in esso si sperimenta la paura, l’incapacità, il dubbio, il desiderio forte di nutrimento, ma è proprio lì che si fa l’esperienza di quanto siamo limitati, di come da soli riusciamo a fare ben poco, dell’importanza della Provvidenza divina, del fatto che solo Dio può tutto».
Nel libro pone interrogativi a sé stesso e agli altri. Parliamo di libertà. Chi è libero dal suo punto di vista?
«Non è colui o colei che fa quello che vuole quando lo desidera. Chi si comporta così è una persona schiava della sua falsa libertà che la incatena in devianti miraggi: è la predisposizione del cuore che fa la differenza. Pensiamo alle suore di clausura che vivono sempre in un monastero, eppure sono libere molto più di coloro che possiedono un’enormità di beni e proprietà, ma che in realtà sono schiavi della loro temporanea ricchezza».
Prendere coscienza di quanto il tempo sia prezioso!
«Il suo scorrere non può essere relegato in margini dimenticati, ma va curato e rifocillato con costanza e rettitudine. Quando la vita ci affonda in pozzi neri e profondi, il segreto per uscire più forti dal pozzo è scuoterci la terra di dosso e fare un passo verso l’alto».
L’amore è il segreto di tutto!
«Quando si ama una persona si desidera ardentemente colloquiare con lei. La sua assenza provoca in noi un vuoto e non si vede l’ora che ella ritorni per riempirci di felicità e completezza».
Tante altre riflessioni sono contenute in questo interessante libro, da leggere e meditare.
Non dimentichiamo che la via terrena è una: non sprechiamola!