Obiettivo: portare alla luce la chiesa di San Martino in Aquaro
Il ‘magico’ giardino dell’architetto Carlo Scarpa sarà a breve scenario di un nuovo importante progetto di intervento. Un cantiere speciale, che diventerà l’occasione per tornare a indagare, con metodologie più moderne, un’area già rinvenuta dallo stesso Scarpa negli anni ’60 durante la grande campagna di riqualificazione che portò alla genesi del cortile. Si avrà modo di verificare tramite analisi non invasive la presenza e l’estensione dei resti archeologici, per poi procedere alla successiva attività di scavo, condotta con il coinvolgimento di studenti, dottorandi e docenti dell’Università di Verona, sotto la direzione scientifica del professor Fabio Saggioro. Gli scavi, per i quali è previsto un primo investimento di circa 120 mila euro, prenderanno il via lunedì 25 settembre. Sarà un cantiere aperto che darà la possibilità alla cittadinanza e ai turisti di sperimentare una speciale esperienza di visita, favorendo la partecipazione della comunità a questo importante momento di studio e riscoperta di un luogo di fondamentale importanza per la storia di Verona. Il progetto, promosso dal Museo di Castelvecchio, della durata di tre anni, vede la collaborazione del Dipartimento Culture e Civiltà dell’Università di Verona, della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza e del Polo territoriale di Mantova del Politecnico di Milano.